DECALOGO ANTICANCRO

DECALOGO ANTICANCRO

Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World Cancer Research Fund) ha concluso nel 2007 uno studio scientifico sul rapporto tra alimentazione e tumori a cui hanno collaborato oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi provenienti dai centri di ricerca più prestigiosi del mondo.

Ne è nato il decalogo che segue, che viene regolarmente aggiornato:

  1. Mantenersi snelli per tutta la vita. Per conoscere se il proprio peso è in un intervallo accettabile è utile calcolare l'indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l'altezza in metri elevata al quadrato: ad esempio una persona che pesa 70 kg ed è alta 1,74 ha un BMI = 70 / (1,74 x 1,74) = 23,1.), che dovrebbe rimanere verso il basso dell'intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l'Organizzazione mondiale della sanità).
  1. Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni. E’ sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz'ora al giorno; man mano sarà utile prolungare l'esercizio fisico fino ad un'ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L'uso dell'auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane.
  2. Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e grassi, ed anche i cibi serviti nei fast food. Occasionalmente si può mangiare un cibo molto grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente. L'uso di bevande gassate e zuccherate è da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.
  3. Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non raffinati e legumi in ogni pasto e un'ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g). Fra le verdure non devono essere contate le patate.
  4. Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello. Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Limitate le carni rosse ed evitare le carni conservate (carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel).
  5. Limitare il consumo di bevande alcoliche. Non sono raccomandate, ma per chi ne consuma si raccomanda di limitarsi ad un bicchiere di vino al giorno per le donne e due per gli uomini, solamente durante i pasti. La quantità di alcol contenuta in un bicchiere di vino è circa pari a quella contenuta in una lattina di birra e in un bicchierino di un distillato o di un liquore.
  6. Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale. Evitare cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi). Assicurarsi del buon stato di conservazione dei cereali e dei legumi che si acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi.
  7. Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo. Di qui l'importanza della varietà. L'assunzione di supplementi alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è invece sconsigliata.
  8. Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi
  9. Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi si è già ammalato.

Le abitudini voluttuarie

Il primo nemico da combattere in questo ambito è senza dubbio il fumo. Oltre al cancro polmonare, si riduce infatti anche l'incidenza del cancro della bocca, della vescica (quest'ultima è infatti esposta alle sostanze tossiche eliminate attraverso le urine) e dello stomaco, ma anche tante malattie respiratorie, (asma e broncopneumopatie dell'età avanzata).

L'uso di droghe o di sostanze illecite durante la pratica sportiva è un'abitudine nociva, che interferisce con gli equilibri dell'organismo ma anche, per esempio per quanto riguarda alcune sostanze anabolizzanti, alterando i livelli di ormonali nel sangue.

La tintarella: esporsi al sole senza adeguate protezioni

Il sesso: molte forme tumorali hanno un'origine infettiva. Il consiglio, quindi, è di essere sempre informati sulle modalità di trasmissione e di protezione.

 

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