LA DISGRAFIA

LA DISGRAFIA

Disturbi Specifici dell’Apprendimento: la Disgrafia

Nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, con il termine Disgrafia si intende il Disturbo Specifico della Scrittura, si intende una difficoltà con la scrittura.

La disgrafia si manifesta all’incirca a partire dalla terza elementare, quando il bambino inizia ad aver automatizzato i gesti di scrittura, che viene personalizzata.

I bambini affetti da disgrafia hanno spesso un’impugnatura scorretta della penna e faticano a organizzare lo spazio sul foglio, lasciando spazi irregolari tra i simboli grafici, le parole, scrivendo in salita o in discesa e non riuscendo a regolare la pressione della mano sul foglio e, frequentemente, invertendo la direzione del gesto. Altre difficoltà sono presenti:

  • nella copia e produzione autonoma di figure geometriche e riproduzione di oggetti o copia di immagini, che risulta carente di particolari
  • nella copia di parole e di frasi
  • inversioni nella scrittura dei grafemi
  • errori attribuibili a una scarsa coordinazione oculo-manuale
  • il ritmo di scrittura è alterato (eccessivamente lento o veloce) e il gesto non è armonico e frequentemente interrotto con una perdita della naturale curvilineità

Spesse volte il bambino presenta problemi a carico della memoria di lavoro, che utilizza un processo di codifica per immagazzinare nuove parole scritte.

Questo meccanismo nel disgrafico non funziona e per questo si verifica una difficoltà nel ricordare come scrivere una lettera o una parola, con conseguenti complicazioni nella scrittura.

I bambini con disgrafia non hanno un disturbo dello sviluppo motorio, ma possono avere difficoltà a pianificare i movimenti sequenziali delle dita che portano ad avere una buona grafia.

I sintomi della disgrafia rientrano in sei categorie: visuo-spaziale, motoria, elaborazione del linguaggio, ortografia / scrittura, grammatica e l’organizzazione del linguaggio, in presenza di capacità di scrittura in ritardo rispetto ai coetanei.

I bambini disgrafici inoltre spesso lamentano dolore durante la scrittura, che inizia nell’avambraccio e poi si diffonde in tutto il corpo. Questo dolore può peggiorare o addirittura apparire in concomitanza di un periodo di particolare stress.

I sintomi della disgrafia variano anche a seconda dell’età del bambino e i primi segni compaiono generalmente quando si inizia a scrivere.

  • i bambini in età prescolare possono essere riluttanti a scrivere e disegnare,
  • quelli in età scolare spesso mostrano una grafia illeggibile e hanno bisogno di pronunciare le parole ad alta voce durante la scrittura.
  • Gli adolescenti, invece, scrivono frasi semplici, con molti errori grammaticali.

I bambini con disgrafia possono restare indietro nel lavoro scolastico impiegano molto tempo a scrivere e a prendere appunti e per questo possono scoraggiarsi e evitare compiti in cui è richiesto l’uso della scrittura. Inoltre, le capacità motorie di alcuni bambini disgrafici sono molto deboli e per questo faticano nelle attività quotidiane, come ad esempio abbottonare le camicie o allacciare le scarpe.

È possibile individuare diversi tipologie di Disgrafia:

  • dislessica, la scrittura spontanea è illeggibile, mentre quella copiata è abbastanza buona, e l’ortografia è pessima. La velocità del movimento delle dita è nella norma
  • motoria, è dovuta a un deficit delle capacità motorie, scarsa destrezza, scarso tono muscolare, e/o goffaggine motoria non meglio specificata. In generale, la scrittura è povera e illeggibile, anche quando si copia un documento. La velocità del movimento delle dita è nella norma
  • spaziale, è determinata da una difficoltà nella percezione dello spazio, la scrittura e il copiato sono incomprensibili, l’ortografia normale

Il trattamento per la disgrafia varia e può includere esercizi motori, per rafforzare il tono muscolare, migliorare la destrezza e la coordinazione occhio-mano, e di controllo della scrittura, oltre ai trattamenti riguardanti esercizi di memoria o neuropsicologici.

L’uso del computer è consigliabile rispetto alla carta.

Spesse volte a una riabilitazione cognitiva e motoria neuropsicologica sono affiancati incontri con uno psicoterapeuta adiuvanti al miglioramento del benessere del bambino.