MELANOMA, sole e buone abitudini

MELANOMA, sole e buone abitudini

Ogni anno si ammalano di melanoma circa 6000 italiani.

La prevenzione di questo tumore particolarmente aggressivo è fondamentale ed è legata alle buone abitudini sotto il sole.

Estate, tempo di sole, di mare e di lunghe passeggiate. Ma soprattutto di sole, una fonte preziosa di vitamina D che però può esporre ad alcuni rischi se non ci si protegge adeguatamente.

Il più pericoloso è il melanoma, un tumore maligno particolarmente aggressivo della cute e delle mucose che origina da alcune cellule, i melanociti, e che colpisce in Italia ogni anno in media 3.000 uomini e 2.800 donne, con un’incidenza raddoppiata negli ultimi 10 anni.

SICUREZZA SOTTO IL SOLE

Ecco quindi alcuni accorgimenti e precauzioni da adottare per esporsi al sole in sicurezza:


1. Esporsi gradualmente al sole. I melanociti, stimolati dai raggi UV, sintetizzano gradualmente la melanina, il pigmento che dona l’abbronzatura e che ha il compito di proteggerci dai raggi UV.
2. Conoscere il proprio fototipo, così da potersi regolare riguardo ai tempi e ai modi di esposizione.
3. Applicare un fotoprotettore adeguato, soprattutto se si ha la pelle chiara, utilizzando principalmente all’inizio una crema ad alto fattore di protezione (tra 50 e 30) che blocchi sia i raggi UVB che UVA. L’applicazione è da ripetere in caso di esposizione prolungata e di frequenti bagni in acqua.
4. Evitare l’esposizione solare tra le ore 11 e le 16. È durante queste ore che i raggi solari sono più dannosi. Anche al riparo sotto l’ombrellone l’intensità della radiazione ultravioletta può essere il 50% di quella della luce diretta, mentre la sabbia intensifica l’intensità del 25% (la neve il 100%). Inoltre, nei giorni foschi e nuvolosi i raggi solari raggiungono lo stesso la nostra pelle, quindi è necessario utilizzare comunque una protezione solare.
5. Evitare di esporsi al sole con il viso truccato o dopo aver applicato sulla pelle profumi e/o deodoranti.
6. Attenzione ai farmaci. Alcuni di essi, sia assunti per via orale che applicati localmente, sono fotosensibilizzanti, e possono causare delle reazioni in concomitanza con l’esposizione solare. Le manifestazioni cliniche di queste reazioni sono varie e simili a quelle di una intensa scottatura solare (comparsa di eritemi, edemi, papule, reazioni orticarioidi), solitamente limitata alle aree del corpo maggiormente esposte (l’apice delle orecchie, il naso, le guance, la nuca, gli avambracci e il dorso delle mani), ma in alcuni casi la reazione si può estendere a tutto il corpo. Tra i farmaci che possono causare effetti di fotosensibilizzazione troviamo alcuni antinfiammatori, contraccettivi, antibiotici, antimicotici, antiaritmici e diuretici.

La protezione solare rimane il metodo di prevenzione più efficace

Per garantire un livello di protezione elevata, i prodotti solari devono essere sufficientemente efficaci sia contro i raggi UVA che contro i raggi UVB.

Per proteggere adeguatamente la pelle dal sole, l’applicazione del filtro solare deve diventare parte integrante della routine quotidiana. È necessario poi verificare che i prodotti garantiscano una copertura ad ampio spettro, in grado di proteggere la pelle dagli effetti sia dei raggi UVA che degli UVB.
Le persone con la pelle chiara, i capelli rossi o biondi e gli occhi chiari, (fototipo I e II), oppure coloro che sono esposti per lunghi periodi (per lavoro o hobby) al sole senza un’adeguata fotoprotezione sono i più esposti al rischio di melanoma. Più il fototipo è basso (fototipo III, ma soprattutto fototipi I e II) più il fotoprotettore da utilizzare deve essere elevato, tenendo presente che il fototipo I è il più vulnerabile e avrà bisogno di protezioni altissime, che potranno essere via via più basse andando verso il fototipo VI

Attenzione alle lampade

Se non avete la possibilità di andare in spiaggia ma puntate ad avere una tintarella invidiabile anche in città, fate attenzione: secondo gli ultimi dati dell’OMS, l’abbronzatura artificiale delle lampade abbronzanti aumenta del 20% il rischio di melanoma, e questo rischio sale al 59% se il primo utilizzo è sotto ai 35 anni. Secondo un rapporto della stessa OMS i lettini solari sono responsabili di oltre 450mila casi di tumore della pelle e più di 10mila casi di melanoma ogni anno in Usa, Europa e Australia insieme. Questi sistemi abbronzanti artificiali presentano un rischio specifico per la pelle indipendentemente dalla tipologia di pelle e dall’esposizione solare.

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