
Martedì 6 giugno, il dottor Stefano Titli (dermatologo) , si troverà presso il PoliambulatorioES, per un’intera giornata dedicata alla prevenzione e alla salute della vostra pelle.
Recentemente si è osservato un netto incremento delle diagnosi di melanoma, il tumore maligno della pelle più pericoloso e aggressivo. Il record italiano è purtroppo torinese, con 19 casi all’anno su 100 mila abitanti contro una media nazionale di 12 casi su 100 mila abitanti.
Ciò che sorprende è che l’organo colpito, la cute, è quello più facilmente osservabile perché esposto al nostro sguardo. Tanto più che, nelle fasi iniziali, un melanoma è asportabile chirurgicamente in modo semplice e si può risolvere definitivamente la problematica.
C’è dunque un primo problema di sensibilizzazione della popolazione: occorre osservare la pelle, cercando di cogliere ogni piccolo segno di cambiamento come un nuovo neo, oppure un neo che cambia aspetto diventando più grande, più scuro o irregolare nella forma. Ma soprattutto, occorre far controllare periodicamente la cute allo specialista dermatologo che, mediante opportuni strumenti, è in grado di evidenziare ogni piccolo segnale di allarme.
Dagli anni ’90 in poi i dermatologi hanno visto perfezionare i propri strumenti diagnostici, a partire dal dermatoscopio, un sistema di lenti in grado di illuminare ed ingrandire la cute permettendo di riconoscere anche le più piccole irregolarità. Oggi, grazie a questo strumento, sappiamo riconoscere forme estremamente iniziali di melanoma non identificabili come tali ad occhio nudo.
Inoltre, attraverso la tecnologia digitale, il clinico è in grado di confrontare le lesioni nel tempo (EPILUMINESCENZA DIGITALE) per capire se una lesione si modifica e poter intervenire non appena vi siano minimi segnali di pericolo. La mappatura dei nevi in Epiluminescenza è un esame rapido, non invasivo, ed è in grado di incrementare nettamente la sensibilità e la specificità della diagnosi dermatologica.